Passa ai contenuti principali

Beijinho ... dal Brasile degli squisiti "bacetti" al cocco!




Buongiorno a tutti! Dopo la crisi creativa di ieri spero di rifarmi alla grande con questi deliziosi e caratteristici dolcetti al cocco che in Brasile propongono per le grandi occasioni: feste, matrimoni e ricorrenze di ogni genere. Sono facilissimi da preparare e devo dire che sono proprio l'ideale da servire come "bocconcino goloso" insieme al caffè ... magari freddo data la calura di questi giorni. Perchè no?! 
I Beijinho, bacini in lingua portoghese, sono stati davvero una grande scoperta! In più trovo che il tocco decorativo del chiodo di garofano doni a queste dolci palline mignon un aspetto speciale ... forse sarà perché la natura ci offre forme meravigliose di cui spesso nemmeno ci accorgiamo ... in ogni caso il contrasto fra il candore del cocco e la stellina nera regala a questi pasticcini una presentazione invitante e deliziosa! Si possono anche ripassare nello zucchero semolato o nei confettini di cioccolato bianco ... grande spazio alla fantasia! Provateli anche voi! Massima semplicità e grande figura! Parola di GustoMiki

INGREDIENTI

- 350g di latte condensato Nestlè
- 200g di latte
- 100g di cocco grattugiato (più altro per ripassare le palline)
- chiodi di garofano privati della pallina superiore.
- pirottini piccoli colorati

Mettete in una pentola il latte condensato, il cocco e il latte normale; mescolate con un cucchiaio di legno e portate il tutto ad ebollizione a fuoco dolcissimo senza mai smettere di mescolare. Quando il composto si sarà rappreso (calcolate una decina di minuti da quando bolle), spegnete il fuoco e trasferite il composto in una ciotola che lascerete raffreddare a temperatura ambiente. Mettete poi la ciotola in frigo per qualche ora o tutta la notte (come ho fatto io). Al momento di preparare il vostri beijinho prendete mezzo cucchiaino di composto, formate una pallina, ripassatela nel cocco e disponetela nel pirottino con al centro il chiodo di garofano (solo il chiodo vero e proprio privato della parte superiore ... in questo modo vi rimarrà la forma della stellina). Continuate così fino ad esaurimento del composto. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando