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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Fantasia di frollini allo speck: per l'aperitivo o per una botta di vita alla solita insalata!

Oggi è uno di quei giorni in cui mi sono fatta i complimenti da sola! Assaggiare i miei meravigliosi frollini salati è stata una soddisfazione immensa; soprattutto perché mi sono buttata nella sperimentazione ottenendo un gran risultato ... cosa che non sempre accade! Ecco a voi dunque questi bellissimi frollini salati allo speck, adatti per l'aperitivo oppure per accompagnare un qualsiasi tristissimo piatto di insalata, o ancora per arricchire il cestino del pane ... why not? Il loro sapore di buono speck e la loro fragranza vi lasceranno a bocca aperta ... se poi ci aggiungete anche l'esplosione di gusto data dalle diverse decorazioni che ho utilizzato, sono convinta che non vedrete l'ora di riproporli ai vostri familiari o ai vostri ospiti!  Quelli neri (quelli di cui vado più fiera) sono decorati con il sale nero di Cipro; un sale molto aromatico che ho già utilizzato nella preparazione del gazpacho andaluso e che trovate tranquillamente nei migliori supermerca

Chips di salvia ... quando anche l'occhio vuole la sua parte!

Possono essere una fantastica idea per uno stuzzichino, oppure un raffinato contorno, certo è che queste chips di salvia sono davvero un'invenzione strepitosa! Non so di preciso a chi attribuirne la paternità, ma so di averle viste su alcuni blog e poi cucinate anche in diretta da Benedetta Parodi, ed è stato lì che me ne sono letteralmente innamorata!  Oggi peraltro è la giornata perfetta per prepararle perché stanno facendo dei lavori a casa mia e mi serviva qualcosa che fosse veloce, d'effetto e che non mi facesse riempire il lavello di ciotole e stoviglie. Ed ecco qua! Provate, riuscite e gustate come aperitivo di metà mattina! Oltretutto sono talmente facili da fare che sbagliare è letteralmente impossibile! Sono contenta di essere riuscita anche oggi a regalare ai lettori di GustoMiki una ricettina ... è un periodo molto pieno di cose da fare, ma il mio blog è sempre in cima ai miei pensieri e dedicarmi a lui con amore come il primo giorno è una cosa che mi fa

Frappè greco di Nescafè

Sull'onda della "finger spanakopita" e sempre a proposito delle mie estati in Grecia, mi è venuta in mente una bevanda che delizierebbe chiunque con questa calura soffocante: il frappè di Nescafè ... meglio conosciuto in Grecia come "Frappè Sketo" (se lo desiderate amaro, come qualcuno in modo molto poco elegante mi ha suggerito), oppure semplicemente "Frappè" . Si tratta di una freschissima e cremosa bevanda al caffè che si serve piena di cubetti di ghiaccio e che in Grecia amano sorseggiare con molta calma seduti all'ombra di qualche bar all'aperto. E sottolineo con molta calma ... in Grecia la pausa caffè dura da 1 a 2 ore ... ma in questo periodo direi che tutta Europa lo sa perfettamente :-)  Questo delizioso frappè al caffè è fra le altre cose una delle bevande preferite di mio papà, gran cultore in materia di caffè, che ama però gustarselo solo quando è in Grecia, una sorta di adattamento al costume locale e di sopravvivenza ai lor

Smorrebrod : dalla Danimarca la fantasia in tavola!

Se qualcuno vi domandasse un piatto tipico danese, voi cosa rispondereste? Io personalmente non ne avrei la minima idea ... o meglio non ne avevo la minima idea .... prima di provare gli "Smorrebrod". Il nome può lasciare un pò perplessi, ma vi assicuro che una volta provati, adotterete questi bellissimi sandwich danesi come vostro cavallo di battaglia per i pranzi improvvisati o per stupire qualcuno con effetti speciali! La cosa divertente è che non esistono nè una ricetta nè ingredienti precisi ... è proprio il classico caso in cui l'ingrediente fondamentale è la fantasia, perchè su una semplice base di pane nero di segale si possono costruire un'infinità di varianti. La preparazione come potete intuire è davvero semplice e, secondo me, anche particolarmente adatta alla stagione. Con questo caldo non c'è niente di meglio di un sandwich buono e veloce che oltretutto appaghi la vista ... proprio come vuole la scuola orientale tanto in voga in questo mo

Calamar farcìt: da Minorca con amore!

 La voglia di Minorca inizia a farsi sentire! E' un'isola meravigliosa presso cui ci rechiamo in vacanza per almeno una settimana da oramai tre anni. Il colpo di fulmine per quest'isola è stato immediato, sarà forse per la sua natura, per il suo mare turchese o per la semplcità che caratterizza ogni aspetto della vita minorchina .... certo è che per noi è diventata una tappa irrinunciabile e ci auguriamo, un domani, di potervi trascorrere molto più tempo che una sola settimana all'anno!  Comunque fra poco si parte e per celebrare degnamente questa piccola perla del mar Mediterraneo ho voluto iniziare con un piatto meraviglioso tipico dell'isola ... uno dei primi che ho assaggiato: il calamàr farcìt.  Si tratta di un piatto in cui lo strano abbinamento di carne e pesce insieme raggiunge un tale equilibrio che è praticamente impossibile non desiderare il bis! I calamari vengono infatti riempiti con un ripieno a base di carne e cotti lentamente a fiamma do

Triangolini di spanakopita ... o finger spanakopita.

Oggi avevo voglia di un piatto che mi ricordasse l'estate ... l'estate in Grecia per la precisione! Infatti ho preparato una versione un po' diversa della "Spanakopita", una tipica torta salata greca a base di spinaci, feta e pasta fillo, cercando di "alleggerirla ed ingentilirla"; il risultato è stato eccezionale! La mia "finger spanakopita" non solo è venuta buonissima e bellissima, ma mi ha dato molta soddisfazione soprattutto per tre ragioni: 1) cucinarla è divertentissimo! Sembra di fare un lavoretto! 2) il risltato finale è un piatto molto versatile, adatto come stuzzichino per un aperitivo o come secondo accompagnato da una bella insalata e 3) ho alleggerito molto la sua preparazione utilizzando ingredienti meno calorici e più semplici da digerire e tuttavia questa modifica non ne ha alterato la bontà: margarina anziché burro per spennellare e niente cipolla.  Detto ciò godetevi questo piattino greco davvero sfizioso e come sempre,

Beijinho ... dal Brasile degli squisiti "bacetti" al cocco!

Buongiorno a tutti! Dopo la crisi creativa di ieri spero di rifarmi alla grande con questi deliziosi e caratteristici dolcetti al cocco che in Brasile propongono per le grandi occasioni: feste, matrimoni e ricorrenze di ogni genere. Sono facilissimi da preparare e devo dire che sono proprio l'ideale da servire come "bocconcino goloso" insieme al caffè ... magari freddo data la calura di questi giorni. Perchè no?!  I Beijinho, bacini in lingua portoghese, sono stati davvero una grande scoperta! In più trovo che il tocco decorativo del chiodo di garofano doni a queste dolci palline mignon un aspetto speciale ... forse sarà perché la natura ci offre forme meravigliose di cui spesso nemmeno ci accorgiamo ... in ogni caso il contrasto fra il candore del cocco e la stellina nera regala a questi pasticcini una presentazione invitante e deliziosa! Si possono anche ripassare nello zucchero semolato o nei confettini di cioccolato bianco ... grande spazio alla fantasia! P

Una domenica a pranzo dalla nonna Lina: piacevoli ricordi ed incroci di tradizioni

Come potevo non dedicare un intero post anche all'altra mia adorata nonna? La mamma di mia mamma. Purtroppo ho la sfortuna di non vederla molto spesso perché vive a Genova, città dove si è trasferita  quando era poco più che maggiorenne abbandonando il suo paesino di campagna, esattamente al confine fra Marche e Romagna. Ogni volta che ci vediamo è sempre una grande festa, lei adora cucinare e se dovessi descriverla  di certo la dipingerei come una delle protagoniste cinematografiche del neorealismo italiano, ovvero come una di quelle donne bellissime in bianco e nero, grandi lavoratrici, bellezze acqua e sapone tutte mattarello e famiglia, forti, instancabili e comunque felici col minimo indispensabile.  Quando ero piccola al mio risveglio puntualmente smetteva di impastare per darmi il buongi orno con l'uovo sbattuto, che io consumavo con grande gioia mentre la osservavo alle prese con tagliatelle o cappelletti e mentre sul fuoco sobbolliva già da ore un grosso e profumat

Tempura giapponese con farina di riso ... la gioia del palato in una calda giornata d'estate.

E' ufficiale! L'estate finalmente è arrivata e con essa anche il giusto clima per poter pranzare o cenare all'aperto! Io onestamente non vedevo l'ora ed oggi sono particolarmente felice perchè oltre ad essermi goduta la calda brezza, mi sono gustata un piattino eccezionale, che modestamente mi è riuscito un gran capolavoro: la tempura. Si tratta di una preparazione tipica giapponese che oggi và molto di moda e di cui esistono moltissime varianti, la maggior parte delle quali purtroppo eccessivamente pesante, cioè proprio quello che una tempura non deve essere! Io come sempre mi sono buttata alla ricerca del "classico ed originale" ed ho infatti provato a cucinare la tempura con farina di riso, senza uovo nella maniera più assoluta come vuole la tradizione nipponica.   Il risultato? Credo che le fotografie parlino da sole! ... Una crosticina leggera come una nuvola e croccantissima, che, devo ammettere, a differenza della frittura classica, esalta

Lasagnette di verdure ... per la gioia di molti!

Ecco finalmente un piatto con la P maiuscola. L'idea viene dall'amica blogger Nunzia che desiderava delle lasagne vegane ... purtoppo le ho fatte vegetariane perché l'esperimento della besciamelle preparata con latte di soia non è stato un gran che!  Spero le piacciano comunque! :-)  In più mi auguro di aver soddisfatto anche la zia Donatella che voleva qualcosa di un po' più elaborato e chiedo umilmente perdono a mia mamma, che è a dieta e che si deve sorbire ogni giorno tutte queste tentazioni!  Detto ciò ... mi sono veramente regalata un signor pranzo! Sono delle lasagne buonissime e facili da preparare e credetemi ... pur avendo fatto il bis non mi sento per niente appesantita! ... Dunque, come dice Borghese, "vediamo gli ingredienti" :-)  INGREDIENTI - 1 confezione di lasagne fresche - 3 carote medie - 4 zucchine medie - 3 cucchiai di pisellini finissimi (io uso i primavera surgelati) - 500g di besciamelle classica o vegetal

Cevapcici croato con salsa hajvar ... il cibo ideale per "mangiarsi" la Croazia! Forza Italia!!!

 L'idea arriva dalla mia amica Elisabetta che sta organizzando un aperitivo per la partita degli Europei di oggi: Italia-Croazia. Infatti l'altro giorno mi ha detto "Miki ... perché non pubblichi una ricetta croata? La cucinerei proprio per l'occasione!" Detto fatto! Anche se non è stato facile scovare qualcosa di croato che si adattasse   ai nostri gusti ... però alla fine mi sono imbattuta in questo secondo piatto di lontana origine turca, poi adottato dalla cucina balcanica, che si pronuncia proprio "cevapcici" e che oggi vi propongo in versione finger, in modo che possa essere utilizzato come aperitivo per la gioia della mia amica Ely e perchè no ... di tutti i clienti del suo locale: il Kryo Cafè&Food che presto avrà un sito dedicato! Buona partita a tutti e come direbbero a Roma "magnamose la Croazia!" INGREDIENTI:  - 1/2 kg di carne bovina macinata (io uso la piemontese) - 1 cipolla - 1 spicchio d'aglio -

Il Guacamole di Laurel: autentica tentazione Tex Mex!

Ragazzi finalmente pare sia arrivato il caldo ... quello vero! Ecco perchè mi sto dando a preparazioni molto semplici e fresche. La mia adorata zietta, nonchè una delle mie lettrici più affezionate, mi accusa di "battere la fiacca"; in realtà sto solo entrando in pieno nel "mood vacanze"...  ma tranquilla zia! Presto ti stupirò con una ricettina niente male che ho già in serbo e che prevede l'uso di forno e fornelli :-) Nel frattempo, in attesa della partita dell'Italia domani, godetevi questo delizioso aperitivo comodamente sdraiati in terrazzo mentre assaporate la frescura della sera ... oppure davanti alla tv sul divano ... perchè no? L'importante è che sappiate che vi state gustando un guacamole tex mex originale che arriva dritto dritto dalla mitica Laurel Evans, una delle mie foodblogger preferite! Ho seguito passo passo la ricetta pubblicata sul suo ultimo libro "La cucina Tex Mex" e devo dire che il risultato è strepitoso! Se siete a

Miele di lavanda ... un tesoro provenzale!

Chi non ha visto il bellissimo film di Ridley Scott "Un'ottima annata"? Una pellicola in cui la storia del protagonista, Russel Crow, si fonde in modo indissolubile con il paesaggio provenzale, con la sua natura, con i suoi scorci e con il suo rinomato lento scorrere. Se ancora vi manca all'appello vi consiglio caldamente di vederlo perchè rende benissimo l'idea di quello che si prova assaporando forse la più affascinante regione francese: la Provenza. E proprio da qui, come promesso, vi ho portato un paio di chicche niente male! Una di queste è il buonissimo e profumatissimo miele di lavanda. E' un miele dallo straordinario colore oro opaco, quasi color panna, e dall'inconfondibile aroma di lavanda che si sprigiona ad ogni assaggio! Non potete sbagliarvi date le sue precise e ben riconoscibili qualità organolettiche. Si tratta inoltre di un prodotto protetto rigorosamente da marchio IGP, dunque a maggior ragione, diffidate dalle imitazioni! Qu

LUNA CAPRESE

Qualche giorno fa ho ascoltato per caso in radio una canzone che non sentivo da parecchio tempo; una di quelle che quando arrivano all'orecchio risvegliano lontani ricordi dei grandi varietà anni '80/'90, ed aprono quella piccola finestrella della nostra memoria televisiva che ci fa focalizzare un uomo su un palco con un pianoforte ed un microfono, in non si sa quale programma di chissà quale rete. E' l'effetto che mi ha fatto ascoltare "Luna caprese" di Peppino di Capri. Dunque mi sono detta "visto che oramai l'estate è dietro l'angolo e la caprese è un piatto simbolo di questa stagione perchè non unire le due cose?!" Detto fatto! Ecco a voi la mia "luna caprese", un semplicissimo piatto per celebrare il sole (si spera visto il meteo degli ultimi giorni) e per offrire un piccolo tributo a quella che, immagino, sia la straordinaria bellezza di Capri, isola di cui tanto si è scritto e che ha ispirato e fatto innamorare int

Rosè Cotes de Provence ... quando un vino conquista al primo sorso!

Chi mi legge con costanza probabilmente avrà capito che non sono una grandissima esperta di vini ... e dico esperta e non amante con cognizione, perchè più passano gli anni e più mi rendo conto in realtà di apprezzarli e di provare un crescente interesse. Ammetto di non conoscerne molti e di averne giusto due o tre per tipologia nella mia "top ten", eppure vi garantisco che fra tutti, in assoluto, quello che preferisco e che mi auguro un domani di far conoscere ad amici e parenti per un'occasione ehm... veramente speciale :-) ... è proprio il Rosè Cote de Provence, che qui vedete nella sua caratteristica bottiglia allegramente mezza scolata! Non proverò a descriverlo con parole da sommelier perchè mi sentirei ridicola nei confronti di tutti coloro che studiano anni per arrivare a certi livelli di cultura enogastronomica; proverò però a descrivelo con parole mie: immaginate un vino molto molto fresco dal colore invitante che in bocca risulta deciso, con carattere

Le crepe della "Creperie Saint Michel"

Probabilmente molti non lo sanno, ed ammetto di averlo scoperto anch'io non più tardi di un annetto fa, ma le crepe salate (le mie preferite) sono originarie della Bretagna ed in realtà non si dovrebbero chiamare "crepe" ma "gallettes", per distinguerle da quelle dolci. Al di là di questo dettaglio lessicale, dovete sapere che se desiderate gustare le migliori "crepe salate" della vostra vita dovete andare in una "creperie bretonne" (cioè creperia brétone). Circa un anno fa ne abbiamo scovata una a Mentone che si chiama "Creperie Saint Michel" e si trova in centro, a ridosso della zona pedonale, precisamente in Rue Pieta. Non avendo ancora visitato la Bretagna, è proprio qui che ho mangiato quelle che secondo la mia esperienza sono le migliori "crepe saleé" ... o "gallettes" che dir si voglia! Hanno un menu molto ricco, ed anche se la creperie ha appena cambiato gestione, devo ammettere che lo standard q

Spiedino di capesante in panure di pomodori secchi ... e buon week end!

Eccoci finalmente a venerdì! Che bello! Nigella con la sua solita aria godereccia direbbe "wow! Andiamo a fare la spesa per il weekend!" ... E lo direi anche io, ma questo fine settimana non ci sarò e ne approfitto per prendermi due giorni di relax totale! Relax però non vuol dire assenza di buon cibo o materiale per post interessanti! Prometto che lunedì tornerò a deliziarvi con qualche chicca! Nel frattempo vi voglio augurare buon weekend con questo delizioso secondo che, ammetto, anche oggi ho un po' improvvisato . Ma alla faccia dell'improvvisazione spesso le cose migliori riescono quando non ci si applica con troppa meticolosità! Dunque ... bon appètit à tout le monde!  INGREDIENTI - 4 capesante per spiedino - 3 pomodori secchi - pan grattato - qualche cappero dissalato (al gusto) - un pizzico di origano secco - un pizzico di sale - olio extravergine - foglie di alloro PREPARAZIONE Pulite bene le capesante sotto l'acqua ed asciug

Linguine zafferano e zucchine ... ovvero, l'arte di rimediare!

Il post di oggi doveva essere dedicato ad un fresco ed estivo dolce all'anguria siciliano. Purtroppo anche i foodblogger sbagliano (il disastro che ho combinato ve lo racconterò prossimamente) e per evitare di lasciare la bacheca vuota, oggi ho deciso di cucinarmi al volo un piatto di pasta. Questa: Un semplicissimo piatto di linguine doppia "Z", zafferano e zucchine, a cui ho aggiunto solo qualche foglia di basilico per profumare ed una manciata di parmigiano per mantecare il tutto. Slurp Slurp! Per fortuna mi sono consolata! Oramai è una questione di principio con quel cavolo di dolce all'anguria! E' la seconda volta che ci provo e sto seriamente pensando di dedicargli una tragicomica cronistoria per gradi! Di certo vi faccio ammazzare di risate ;) .... Nel frattempo però godetevi un pranzo con queste meravigliose linguine! Un bacione e buon appetito a tutti! INGREDIENTI (per 2 persone) - Linguine (100g a persona) - 2 zucchine medie chiare - una bus

Croquetas de jamon ibérico. La voglia di Spagna inizia a farsi sentire!

Irresistibili, uniche, meravigliose .... insomma fermatemi perchè potrei andare avanti per ore a raccontarvi quanto sono buone queste crocchette di prosciutto spagnole! In Spagna vengono servite come tapas e stanno benissimo accompagnate da un buon boccale di "cerveza fria" ... se poi ci aggiungete anche una leggera brezza e il mare al tramonto ecco che potreste ritrovarvi a "rischio lacrimuccia". Ho proprio voglia di tornare in Spagna ... ogni anno in questo periodo mi manca tantissimo e cucinare qualche piatto tipico di questa bellissima terra è un modo per farmela sentire un pò più vicina! Siamo di fronte ad un caso in cui la foto parla da sola, dunque non starò a descrivervi quanto sono buone ... vi dico solo che oggi le ho mangiate per pranzo ed è stato un momento di vero godimento!! INGREDIENTI: - 200g di Jamòn Ibérico - 6 cucchiai di olio di oliva - 3 cucchiai di farina - 2 bicchieri di latte intero - un pezzettino di cipolla bianca

El Jamon Ibérico: ovvero il mio prosciutto crudo preferito!

Leggendo solo il titolo a molti connazionali sembrerà che io stia deliberatamente bestemmiando! Lasciate invece che GustoMiki vi "inizi" al sapore unico e inconfondibile del prosciutto crudo spagnolo, un prodotto pregiato e delizioso, a mio avviso largamente e ingiustamente considerato il cugino invidioso del Crudo di Parma. Innanzi tutto un paio di precisazioni sono d'obbligo: sono entrambi prosciutti crudi, ma vanno considerati come un qualcosa di profondamente diverso per preparazione, ingredienti e stagionatura; tutti e due costituiscono un'eccellenza per la rispettiva nazione ed ognuno risponde precisamente ad una tendenza di gusti. Mi spiego meglio: mentre il crudo di Parma è notoriamente dolce e soddisfa in tal senso i palati più delicati, abbinandosi molto bene a preparazioni come i ripieni di ravioli o cappelletti e ad abbinamenti come "crudo e melone", il Jamon iberico pata negra è molto più stagionato ed ha un sapore talmente deciso che s

Marquise cioccolato e caffè ... doppio gusto,doppi sensi!

Ecco a voi il dessert tanto decantato! Certo ammetto che avrei potuto impegnarmi di più e studiare un dolce forse più adatto alla stagione, magari qualcosa di fruttato. Invece, un pò per mancanza di tempo ed un pò per golosità mi sono buttata su una mousse francese che si chiama "marquise". E' una preparazione abbastanza particolare, perchè come anche Benedetta Parodi insegna, andrebbe servita "sformata per intero" dal contenitore e poi porzionata come se fosse un semifreddo. Questa è la teoria. La pratica dice invece che per paura di fare un disastro mi sono avventurata in un impiattamento di ancor più difficile gestione: la quenelle, finendo così in un vero e proprio "cul de sac" di doppi sensi .. per continuare a stare sui francesisimi! :) In ogni caso la marquise era buona, anche se fuori non c'erano -10 gradi e per cena non abbiamo mangiato lenticchie e cotechino. La compagnia invece è stata come sempre delle migliori! Vi voglio bene raga

Pollo alle mandorle ... un classico veloce veloce!

Cari tutti, oggi GustoMiki si è preparata giusto un pranzetto al volo, dato che si è dedicata con tanto amore ad un dessert per le sue compagne di università con le quali cenerà questa sera! Dunque pranzetto al volo si, ma con un tocco di oriente e fantasia perchè come avrete capito, parte della mia filosofia  è rendere ogni momento, anche il più banale, un'occasione unica, una coccola per se stessi e per coloro a cui vogliamo bene. Ed eccovi infatti servito il pollo alle mandorle! Si tratta di una ricetta davvero facilissima e gustosa per gli amanti del genere. Si prepara nello stesso tempo in cui preparereste una scaloppina e vi assicuro che sbagliare è impossibile! Gli ingredienti sono facilmente reperibili e vi garantisco che servire un piattino del genere al posto del solito e noioso petto di pollo vi farà fare un figurone con gli altri e riempirà di orgoglio voi stessi! :-) Comunque non vi trattengo oltre ... vi auguro buon appetito e rimango in attesa di mostrarvi n

Pazza per la bomboniera degli sposi! 2/6/2012 - Villa '900 - Lesmo

Come preannunciato sulla pagina di Facebook, ieri ho partecipato al matrimonio di mio cugino Fulvio che dalle Marche, precisamente dalle zone di cui è originaria mia nonna Lina, è venuto a sposarsi in Brianza , osservando a pieno la tradizione che vuole che il matrimonio si celebri nel paese della sposa. Il ricevimento si è svolto a Villa Novecento, a Lesmo, un'elegante villa/ristorante dove ho trascorso una piacevolissima serata fra cibo, fiumi di vino ed ottima compagnia! Infatti mi ero ripromessa di preparare una recensione, fotografando e commentando ogni portata ... ed in effetti di materiale per scrivere ce ne sarebbe stato eccome ... fra il mega aperitivo all'aperto con stuzzichini e fritturine fatte al momento, i cuori di pasta ripieni di ricotta di bufala conditi con salsa di noci e formaggi, ed ancora la quiche di erbe fini con fonduta, il risotto allo zafferano e zucchine ed una scenografica fontana di cioccolato sotto cui immergere a scelta pasticceria secca, f