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Miki si prende un giorno di riposo e va a pranzo dalla nonna Elena per presentarvi "le remote cronache delle orecchiette"

Lavorare al proprio blog è bellissimo, soprattutto quando grazie ad una passione non ci si stanca mai di pensare a nuovi piatti o di far correre la fantasia. Oggi però (precisamente ieri a pranzo) sono stata invitata da mia nonna, che come anticipato, mi ha preparato uno dei miei piatti preferiti: le orecchiette con le cime di rapa.
Vorrei fare una premessa prima di scrivere la ricetta, o meglio, più che una premessa si tratta di una semplice constatazione, ovvero che ogni pranzo, ogni cena, ogni occasione conviviale vissuta coi nonni è sempre un momento unico grazie alla loro presenza. Può succedere che inizino uno dei loro siparietti alla "Sandra e Raimondo", oppure capita che si parli dei bisnonni, dei trisavoli o di aneddoti del passato che riaffiorano come buffe barzellette ... insomma, ogni volta ci sono sempre quell'alone di familiare benessere e quella naturale allegria senza cui qualsiasi pietanza, anche la più succulenta, non sarebbe tale. Ringrazio il cielo per avermi regalato la presenza di tutti e quattro i nonni per 28 anni, sono stati una guida, un punto di riferimento essenziale della vita, molecole fuse con la mia infanzia di cui nemmeno un singolo ricordo è svincolato dal loro semplice esserci. Dentro di me li ringrazio ogni giorno ed ogni istante vissuto con loro diventa per me un'occasione da celebrare ... per celebrarli ... per ricambiare tutto l'amore che mi hanno sempre dato.

Ma torniamo al  pranzetto, che alla fine mi ha fatto venire un sonno bestiale in ufficio :-) , ecco il tocco magico cui ho accennato quando ho cucinato le orecchiette pomodoro e ricotta salata: i crostini di pane



Dovete sapere che non in tutte le ricette tradizionali nè delle orecchiette con le cime nè delle orecchiette coi broccoli compare questo ingrediente. Non so dire dunque se si tratti di un'aggiunta sfiziosa creata dalla bisnonna e tramandata ai golosi posteri, oppure se effettivamente ve ne sia traccia nella più remota tradizione di questo piatto. In ogni caso a me fa impazzire!




Mi è stato raccontato che la bisnonna Elisabetta faceva le orecchiette a mano e che aveva insegnato molto bene quest'arte a Francesca, sorella maggiore della nonna Elena, la quale fondamentalmente non ha mai imparato ... o meglio, ha imparato benissimo come cucinarle optando però per le orecchiette della pasta fresca. Ed effettivamente la capisco! :-)



Ogni piatto della nostra tradizione familiare ci racconta chi siamo e da dove veniamo. Io ho imparato mangiando e ascoltando che i miei trisavoli paterni sono tutti partiti dalla Puglia per la Grecia nella seconda metà dell'800 e lì sono rimasti; un pò orgogliosi delle proprie radici ed un pò affascinati da quella cultura ... uno di loro ha anche ceduto al fascino di una bella ateniese (la nonna della nonna Elena)! In ogni caso il risultato finale di questo strano mix è una tradizione culinaria  che mischia il meglio del sud Italia con alcuni piatti tipici greci, il bilinguismo in casa da sempre e lontani contrasti su quale dei due paesi fosse il migliore! :-) Eccetera Eccetera ... il resto è tutta la mia storia ed una buona parte devo ancora scriverla!


INGREDIENTI (per 4 persone)

- 2 spicchi di aglio
- olio extravergine
- 2 bei mazzi di cime di rapa (calcolate circa 300/400g ... dipende da quanto condimento preferite)
- alici sott'olio
- 400g di orecchiette fresche
- pepe nero
- sale
- 2 fette di pane raffermo

PREPARAZIONE

Separare dalle cime i fiorellini e pulirle eliminando il gambo e le parti dure. Mettere a bollire le foglie in abbondante acqua salata (dove poi cuocerete le orecchiette) e tenere da parte i fiorellini. Schiacciare l'aglio e metterlo a rosolare con olio e acciughe. Quando le acciughe si saranno sciolte aggiungere le cime scolate con un mestolo forato e i fiorellini. Regolare di pepe e poco sale (c'è già l'acciuga!) e far cucinare finchè la verdura non sarà tenera. Mettere a cuocere le orecchiette nella stessa acqua delle cime e nel frattempo preparare una padellina con quadrotti di pane secco. A metà cottura delle orecchiette aggiungere l'olio ai crostini e farli dorare (fare questa operazione proprio a ridosso della scolatura altrimenti il pane diventerà durissimo!). Scolate le orecchiette, saltatele in padella con le cime, aggiungete olio crudo e crostini di pane. Servite con una macinata di pepe e se piace con una spolverata di pecorino.




Commenti

Anonimo ha detto…
Commossa dalla semplicità e dall'intensità di queste parole e di questa ricetta. Complimenti Miki: sai fondere idee, sapori ed emozioni alla grande. Ros
GustoMiki ha detto…
E tu mi fai commuovere nel bel mezzo del palaghiaccio .... :) Grazie mille tesoro!

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