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"... c'è il vitello dai piedi tonnati, quattro ne ho inventati, sono gli animali della mia e della tua fantasia" :-)

"... mio caro vitello dai piedi di balsa la tua storia è falsa ..." :-)

Scusatemi! E' da quando ho cominciato a scrivere il titolo che canticchio la storica canzone di Elio e non riesco a non ridere :-) . Per chi non la conoscesse, o per chi mi legge dall'estero, tranquilli! Non sono impazzita! Qui potete ascoltare :-)

Comunque ricomponiamoci. Dicevamo "vitello tonnato", un classico italianissimo di origine piemontese di cui esistono varianti su varianti, e di cui, come al solito, vado a proporvi quella da me selezionata e adottata.
Per chi mi legge spesso, sappiate che non si tratta affatto di una ricetta di una delle mie due nonne e che forse per la prima volta posso dire di essere riuscita superarle. Certo, ci vado cauta con l'autocelebrazione, ma credetemi ... il mio vitel tonnè è riuscito un gran capolavoro!




Per prima cosa io, che ammetto di essere una gran viziata in fatto di carne, non ammetto nervetti, fili o fette spesse. Il magatello e la sua cottura sono fondamentali e se cucino io, state pur certi che potrete mettere in bocca ogni singola fetta con la garanzia di non trovare mai sorprese come pezzi di grasso, anche di minima entità, o simili. Non ho la pretesa di dire che sia il modo corretto di cucinare un tonnè, ma troppo spesso mi sono imbattuta in questo piatto scoprendo in bocca sorprese celate dalla copertura di salsa. Ed io, che purtroppo non sopporto il grasso nelle carni (e che poi mi abbuffo di lardo di colonnata ... w la coerenza!) preferisco perdere un po' più di tempo, ma curare come si deve la preparazione di questo piatto freddo nei minimi dettagli ... con precisione chirurgica se proprio vogliamo essere esatti :-)



Insomma ... cosa c'è di più buono per gli appassionati del genere? E cosa mi direste se vi dicessi che ho accompagnato questa perfetta creazione con delle buonissime patatine al forno?



Alla prossima! ;-)


INGREDIENTI

- Magatello di vitello (dimensione a seconda dei commensali)
- 2 carote piccole
- una cipolla piccola
- una presa di sale
- acqua

Per la salsa tonnata

- mezzo barattolo di maionese allo yogurt (molto meno acida di quella tradizionale)
- una manciata di capperi dissalati
- 4 filetti di alici di Cetara
- olio evo
- filetti di tonno in vetro (un barattolo abbondante)


PREPARAZIONE

Riempire una pentola d'acqua fredda ed inserirvi il magatello e le verdure intere sbucciate. Accendere il fuoco a media intensità e portare a bollore. Aggiungere anche una presa di sale e lasciare cuocere a fuoco dolce per un'ora. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare il tutto a temperatura ambiente. Quando sarà tutto freddo prelevare il pezzo di carne e le verdure e conservare il tutto in frigo per almeno una notte ben coperto con pellicola. 
Il giorno seguente prendere il vitello, eliminare il grasso in eccesso delicatamente, con un coltello bel affilato. A questo punto affettare sottilmente con l'affettatrice o a mano e disporre le fette in un  piatto da portata. Coprite con un altro piatto e preparate la salsa. 
Nel robot da cucina inserite il tonno sgocciolato, un giro abbondante di olio, i capperi, le alici, una delle due carotine lesse e qualche pezzo di cipolla lessa. Bagnate con un paio di cucchiai di brodo e frullate fino ad ottenere un composto vellutato. Assaggiate per raggiungere il grado di sapidità desiderato e quando vi sembra giusto unite qualche cucchiaiata di maionese. Frullate un secondo per evitare che la maionese smonti e la  salsa è pronta. Distribuitela accuratamente sul vostro magatello e decorate con capperi.  

N.B Non sottovalutate l'importanza delle verdure lessate insieme al magatello. Conferiscono alla salsa un sapore davvero gradevole.

N.B.B Prestate sempre molta attenzione alle materie prime. Non a caso indico tonno in vetro, capperi sotto sale (e non in salamoia!) e alici di Cetara (le migliori per me!). 

N.B.B.B Per le patate ho comprato delle patatine novelle fresche, le ho sbucciate (anche se con la buccia sono comunque buonissime) e le ho rosolate con olio, aglio in camicia, pepe e rosmarino prima di infornarle. La rosolatura con fiamma vivace le aiuta a fare una bella crosticina! Quando le infornate ricordatevi qualche fiocchetto di burro e sale. 

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