Passa ai contenuti principali

Una coccola romana aspettando Cuochi&Fiamme: spaghetti cacio e pepe


Ieri mi sono proprio fatta un coccola. Era da tempo che desideravo provare questo piatto della tradizione romana, ma come sempre, per un motivo o per l'altro, ho sempre rimandato. Forse perché non sempre si trova del buon pecorino romano, o forse perché la mantecatura di questo piatto (cioè il suo vero segreto) mi ha sempre un po' spaventato. Grande lo spauracchio del "mappazzone"! :-) E invece devo dire che l'esecuzione di questo piatto non solo è semplice, ma è anche più rapida di uno spaghetto aglio e olio. 


Come anticipato il segreto sta tutto nella mantecatura. Il risultato deve essere una succulenta cremina che avvolge letteralmente lo spaghetto, e meglio ancora sarebbe il tonnarello! Uno spaghettone fresco particolarmente adatto a questa ricetta. 


Visto che cremosità? Un piattino delizioso che mi ha riportato per un giorno nella capitale dove sono appena stata per partecipare al programma "Cuochi e Fiamme". A proposito! Avete segnato sul calendario la data del 20 marzo? Alle 18.10 su La7d andrà in onda la mia puntata!! Mi raccomando! 


Per oggi vi lascio con questo tocco di romanità ed il "save the date" per Cuochi e Fiamme! Alla prossima :-)

INGREDIENTI

- Pecorino romano DOP
- Spaghetti
- pepe nero


PREPARAZIONE:

Mettete a bollire una pentola di acqua salata per la pasta e nel frattempo grattugiate il pecorino finemente (diciamo che per 2 persone bastano 3 pugni abbondanti). Buttate gli spaghetti e mettete il pecorino su una padella antiaderente a fiamma spenta insieme ad abbondante pepe nero macinato fresco. Cominciate a trasferire un mestolo d'acqua di cottura nella padella, vedrete che mescolando comincerà a formarsi la cremina per condire. Una volta cotti gli spaghetti tenete una tazza di acqua da parte e scolateli. Trasferiteli nella padella a fiamma rigorosamente spenta. Mescolate e amalgamate. Se necessario aggiungete ancora un po' d'acqua. Il risultato deve essere una crema. Se notate che il calore degli spaghetti non ha sciolto del tutto il cacio, allora accendete il fuoco al minimo e mescolate per un minuto. Servite subito. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando