Passa ai contenuti principali

Focaccine Dukan agli aromi.

L'accompagnamento. Questo è quello che più manca quando si è in Dukan. Qualcosa su cui spalmare il formaggio magro o banalmente raccogliere il rosso d'uovo, alimento ampiamente concesso. Ammetto di averne provate di tutti i colori, ma ogni volta ciò che ne risultava era qualcosa di molto lontano dal pane e molto vicino a ciò che si potrebbe definire "una colossale schifezza". Ebbene, chi la dura la vince recita il proverbio, e dopo aver cercato in modo ossessivo compulsivo una ricetta che potesse andare bene, ecco che finalmente è giunta a me come un bel regalo di natale. 


Un paio di considerazioni doverose: lavorando con le crusche e con materie prime molto poco duttili, dire "buono" significa "accontentarsi". E' chiaro che assaggiandola non proverete il brivido di una fragrante focaccia preparata con farina e olio d'oliva ... piuttosto resterete contenti per avere sotto mano qualcosa di commestibile che la ricordi vagamente. 


L'uso degli aromi svolge una funzione fondamentale. Utilizzate sempre nelle ricette dukaniane l'aroma che più vi piace! Ne guadagnerete in gusto e gradevolezza! Infatti per queste focaccine ho utilizzato l'erba cipollina che col suo sapore intenso ha coperto sufficientemente il gusto noioso e ripetitivo dell'avena. 


Ricordate sempre di calcolare la vostra dose di crusca di avena quotidiana (1-2 cucchiai). Basandovi sulle dosi indicate nella ricetta, fate attenzione a quanto potete mangiare di ogni cibo preparato con questo ingrediente. Dunque se cucinate queste focaccine niente crusca la mattina! Mi raccomando!

INGREDIENTI:

- 6/7 cucchiai di crusca di avena
- 4 cucchiai di crusca di grano
- mezzo cucchiaio di amido di mais
- 90 g di latte scremato in polvere
- una bustina di lievito secco per pane e pizza
- mezzo cucchiaino di sale
- 100 ml di acqua tiepida
- due cucchiai di latte scremato
- erbe a piacere

PREPARAZIONE

Riducete le crusche in farina col mixer (per quanto possibile) ed aggiungete, sempre nel vaso del mixer anche latte in polvere, sale e maizena, in modo che le polveri si miscelino bene. Trasferire in una terrina. A parte sciogliere il lievito con acqua e latte ed unirlo al mix di crusca e mescolare bene per amalgamare. Aggiungete le erbe che preferite e lasciate questa specie di impasto liquido a lievitare per 1 ora e 30 minuti coperto a temperatura ambiente. Non spaventatevi se vedrete un liquame poco invitante! La lievitazione compatterà il tutto! Trascorsi 90 minuti accendete il forno a 200° e sulla placca rivestita di carta forno disponete l'impasto a cucchiaiate ben distanziate (un paio o tre per focaccina). L'impasto sarà ancora piuttosto molle e non potrete maneggiarlo con le mani! Tutto regolare :-) Infornate per circa 25 minuti e servite tiepide ... per quanto possibile a questa temperatura conservano un po' di fragranza! 

Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando