Passa ai contenuti principali

Quiche bianca, con Gouda olandese e cavolfiore

 



Per chi ama il cavolfiore come me, sarà senza dubbio una ricetta da replicare. Avevo voglia di mangiarlo in modo diverso e devo dire che l'abbinamento con il Gouda olandese è stato proprio azzeccato. Questo formaggio, per chi non lo sapesse, è uno dei più antichi conosciuti. In Olanda se ne producono un'infinità di varianti in stagionatura ed il suo sapore deciso lo rende, a parer mio,  molto più accattivante di uno svizzero. Detto ciò, per rendere la quiche più leggera e mantenere l'effetto "bianco e cremoso" che volevo, ho usato l'albume a neve ed un paio di cucchiai di besciamella leggera. Eccovi quindi una ricetta semplicissima per una torta salata un pò diversa dal solito. Spero vi piaccia! 


INGREDIENTI: 

- 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda 

- 1 cavolfiore medio 

- 100g di Gouda 

- qualche cucchiaio di besciamella light

- 2 albumi 

- sale e pepe q.b 

- erba cipollina fresca per guarnire


PREPARAZIONE: 

Bollite il cavolfiore in acqua salata, scolatelo e lasciatelo raffreddare. Quindi apritelo e conservate le qualcuna delle cimette più belle. Tagliate il Gouda a pezzi, mettetelo nel mixer, e sbriciolatelo finemente. Aggiungete il cavolfiore rimasto al formaggio nel mixer e sminuzzatelo insieme. A questo punto montate gli albumi a neve con un pizzico di sale ed aggiungetevi poi la purea di cavolfiore e formaggio, avendo cura di lavorare il composto dal basso verso l'alto per non smontare la neve. Unite due o tre cucchiai di besciamella leggera ed un pizzico di sale. Stendete la sfoglia in una tortiera e bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta; riempite con il composto e sistematevi sopra le cimette tenute da parte. Aggiungete ancora un filo di besciamella per la gratinatura ed infornate a 180 gradi per circa 30 minuti. Una volta cotta (controllate sempre il fondo e soprattutto che i bordi non si scuriscano troppo) sfornate e lasciate un pò raffreddare; dunque guarnite con erba cipollina fresca e portate in tavola.  


Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando