Passa ai contenuti principali

Vellutata di finocchio all'acqua di cozze

 


La ricerca delle leggerezza è stimolante. Sicuramente è più facile creare piatti gustosi con formaggi o carboidrati ( e durante le Feste io personalmente mi sono sbizzarrita); la vera sfida  secondo me inizia subito dopo l'Epifania, quando gli stravizi culinari si riflettono tutti sulla nostra immagine allo specchio! Ecco che allora scatta il detox e la corsa all'alleggerimento; ed è proprio qui che ho iniziato ad autopropormi piatti dietetici, ma che non rinunciassero al gusto. Ma soprattutto che fossero anti tristezza! Perchè non so voi, ma per me il petto di pollo alla piastra è l'anticamera della depressione! 

Oggi vi propongo questo gustoso abbinamento, che a tutto vi farà pensare, fuorchè ad una dieta! 

INGREDIENTI (per due) 

- 1 finocchio grande 

- 1 spicchio di aglio ( più un paio per l'impepata di cozze) 

- olio evo

- 1 limone non trattato 

- 1 pizzico di sale 

- una retina di cozze sarde freschissime 

- pepe nero 


PREPARAZIONE 

Pulite e lavate il finocchio, avendo cura di conservare i suoi ciuffetti verdi che useremo per la decorazione; dunque affettatelo sottilmente. Mettete uno spicchio di aglio schiacciato in una casseruola e fate rosolare con olio evo. Rimuovete l'aglio e buttate in cottura i finocchi con un pizzico di sale. Quando avranno buttato fuori un pò della loro acqua, aggiungete un bicchiere e mezzo di acqua tiepida e proseguite la cottura fino a quando non saranno morbidi. A questo punto frullate con un frullatore a immersione e tenete da parte. Passate all'impepata: fate soffriggere l'aglio con dell'olio in un tegame capiente; quando l'olio si sarà insaporito buttatevi le cozze precedentemente sciacquate e pulite; alzate la fiamma e fatele aprire. Poco prima che siano pronte aggiungete il succo di un limone spremuto ed abbondante pepe nero. A questo punto prelevate uno due mestoli di acqua dell'impepata e metteteli nella vellutata, che impiatteremo con sopra qualche cozza sgusciata, la barbetta del finocchio, pepe nero ed un pò di scorza di limone grattugiata. Raccomando di aggiungere il prezzemolo all'impepata solo dopo aver prelevato l'acqua per la vellutata. 


Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando