Passa ai contenuti principali

Roklaks norvegese rivisitato.

Immaginate di dover nominare in botta e risposta un piatto norvegese! :-) Panico! Io per prima comincerei con il classico "ehm ... ehm...". In effetti la cucina norvegese, come la scandinava in generale, non possiede piatti particolarmente tipici, privilegiando invece il consumo di prodotti tipici che vengono banalmente assemblati o combinati. Un esempio per tutti il salmone servito con patate e panna acida, o ancora la renna ... insomma si parla sempre di quelle due o tre cose molto apprezzate che vengono cucinate talvolta al forno, talvolta in umido o alla griglia o, ancora meglio, sottoforma di polpetta!
Uno degli abbinamenti che più mi ha ispirato studiando questa cucina è quello salmone-uova-spinaci ... in una parola "Roklaks". Infatti, per evitare di proporre un banale piatto di uova strapazzate con salmone e spinaci, mi sono spinta uno "zic" in là, elaborando questi deliziosi sformatini/frittatine prepararti nè più nè meno con uova, salmone e spinaci. Dunque ecco a voi il mio "Roklaks", rivisitato per inaugurare la settimana dedicata ai piatti scandinavi e del nord Europa, semplicissimi, sostanziosi, e, secondo me, particolarmente adatti a questa stagione in cui le temperature si abbassano ed il tempo libero per i stare ai fornelli è sempre pochissimo!

INGREDIENTI

- 6 uova
- 100g di salmone norvegese affumicato
- tre cucchiai abbondanti di spinaci cucinati in padella
- panna liquida
- pan grattato
- sale e pepe
- una noce di burro


PREPARAZIONE

Innanzitutto cucinare gli spinaci in padella in questo modo: un filo d'olio ed uno spicchio d'aglio messo a soffriggere, aggiungervi gli spinaci bel lavati e strizzati, salare e lasciare che si cucinino a fiamma moderata per una ventina di minuti.
Sbattere le uova in una ciotola capiente con sale, pepe ed un po' di panna liquida. Aggiungere il salmone tagliato a pezzettini e gli spinaci (raffreddati) tritati grossolanamente con una mezzaluna.
Imburrare uno stampo da muffin e spolverare con un velo di pangrattato, in modo che aderisca bene in ogni cavità. Mettere un mestolo del composto in ogni formina senza riempirle mai fino all'orlo. Infornare a 180-200° per un quarto d'ora, o finchè le frittatine non saranno ben gonfie e dorate.

 Sformare e servire tiepidi con degli spinaci e delle striscioline di salmone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando