Passa ai contenuti principali

Torta di arance Navel Washington.


Arance siciliane appena giunte dai profumati agrumeti di quella splendida terra! Come celebrarle se non con uno splendido dolce che ne esalti pienamente il sapore?! Dovete sapere che la ricetta che avevo in mente di realizzare come primo tributo a questi agrumi eccezionali era una torta portoghese. Ahimè però devo ancora trovarne una versione che mi soddisfi a pieno ... in più ci metterei anche un po' di stanchezza ... fatto sta che alla fine ho ceduto comunque al richiamo della cucina, ma per un dolce molto molto meno impegnativo! :-)


Questa è una semplicissima torta che ricorda molto la torta margherita. La vera differenza è data però dal succo e dalla scorza di ben 2 arance qualità "navel washington" non trattate. Che differenza!!! 
Niente a che vedere con qualsiasi arancia reperibile in Lombardia! Un profumo ed una consistenza che parlano da sole, senza contare che la loro scorza grattugiata, ha una resa particolarmente aromatica rispetto ad altre qualità di arance. 
Volevo metterci po' di zucchero a velo ... ma era ancora troppo calda e per questo lo farò domattina ... che altro dire dunque? Visto che sono le 22.40 di sera, non mi resta che augurarvi un buonissimo risveglio ... ed augurare a me stessa di trovarne una fetta per colazione domattina! E' così buona, anche appena tiepida, che non si riesce a smettere! W la semplicità! 

INGREDIENTI: 

- 300g di farina 
- 3 uova
- scorza grattugiata di 2 arance qualità Navel Washington ed il loro succo
- 80g di burro
- 250 di zucchero
- un pizzico di sale
- mezza bustina scarsa di lievito in polvere

PREPARAZIONE

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la scorza delle arance, il burro e il succo e continuare a mescolare con una frusta. Incorporare piano piano la farina mischiata col lievito e quando l'impasto sarà omogeneo versarlo in una teglia a cerniera foderata di carta forno. Cuocere in forno a 180/200° per 30 minuti circa. 

fonte per base ricetta: Cotto e Mangiato 


Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando