Passa ai contenuti principali

Pastiera napoletana ... finalmente!



 Questo post sulla pastiera napoletana è stato una "bozza" per quasi un anno, finchè, dopo mille dubbi ed esitazioni, non mi sono decisa a buttarmi. Ho iniziato a prendere appunti seriamente sulla preparazione di questo dolce dopo aver visto una puntata del programma di La7 "Ti ci porto io", ed incuriosita, ho iniziato a documentarmi per poi scoprire che di ricette della pastiera ne esistono miriadi, tutte diverse e tutte con la più o meno velata pretesa di essere "L'Originale". 
Immaginate la frustrazione per una non campana ... eppure alla fine mi sono detta: "sapete che c'è di nuovo? .. Io metto insieme quello che ho capito e ne elaboro una mia versione.. vada come vada". 


E' stata l'unica via possbile di fronte ad un mostro sacro della pasticceria pasquale, ma devo dire che nonostante tutto sono molto soddisfatta e felice di poterla finalmente inserire nel mio blog! 



 Due premesse però sono d'obbligo: non ho usato lo strutto (come pare indichi la ricetta di una volta); non ho usato la ricotta di pecora, nè quella di bufala ma la ricotta vaccina (su questo punto ci sono diverse scuole di pensiero); non ho cotto io il grano, ma ho usato il grano già cotto (ammetto di non avere avuto abbastanza tempo )  ed infine la pasta frolla è la mia e solo la mia, corretta nella dose di zucchero per l'occasione. Detto ciò venite in cucina con me ad affrontare questo "dolce scoglio" ... che alla fine dei conti così ostico non è :-)) Buona Pasquetta!


INGREDIENTI per due pastiere (in tortiera piccola da circa 20 cm) :

per la frolla (di seguito gli ingredienti per una)

- 250 g di farina 00
- 100 g di burro ammorbidito
- 35g di zucchero
- 1 uovo
- mezzo cucchiaino di lievito in polvere
- un pizzico di scorza di limone grattugiata

Per il ripieno (di seguito gli ingredienti per due pastiere):

- 3 uova e 2 tuorli
- 500g di ricotta vaccina
- 500g di grano cotto
- arancia candita
- qualche goccia di essenza di zagara (acqua ai fiori d'arancio)
- 300g zucchero semolato
- due cucchiai di latte
- la scorza di un limone grattugiata


PREPARAZIONE:

In una ciotola capiente mescolare il grano con il latte, aggiungervi la ricotta e mescolare fino a quando tutto non sarà omogeneo. Incorporare uova e tuorli sempre mescolando ed aggiungere dunque zucchero, arancia candita, scorza di limone e aroma di zagara. Quando tutto sarà ben amalgamato riporre in frigo coperto con pellicola. Preriscaldare il forno a 190° e preparare la frolla impastando tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto omogeneo. Imburrare e infarinare la tortiera, stendervi 2/3 abbondanti di frolla tirata sottile (anche sui bordi) e bucherellare la base con una fochetta. Trasferirvi il ripieno precedentemente preparato, tirare le strisce di copertura con l'impasto rimasto e disporle sulla torta. Volendo si può spennellare con un turolo mischiato al latte per avere maggiore lucentezza in cottura. Infornare per 1 ora ed una volta cotta e dorata, lasciarla in forno spento e socchiuso per altri 30 min. Tirare fuori e lasciar raffeddare completamente (una notte) prima di servirla.


Commenti

Post popolari in questo blog

Pasta con le sarde .... l'autentica siciliana della Zia Maria!

Ci sono ricette, profumi e ricordi che restano dentro da quando si è bambini. Per me la pasta con le sarde rappresenta un pezzo delle mie estati in Sicilia, una vivida memoria dell'infanzia che mi riporta a quando da piccola partecipavo a colossali pranzi in campagna circondata dai parenti, natura e sorrisi. Questa ricetta, per quanto io possa intendermene, è quella della pasta con le sarde più buona che abbia mai mangiato! Senza contare che viene da una siciliana doc, allegra ottantenne zia del nonno, che la prepara da tempo immemore proprio come vuole la tradizione.  Mentre la ascoltavo con attenzione e prendevo nota di ogni singola parola, ho avuto come la sensazione di impadronirmi di un piccolo patrimonio di famiglia e mi sono resa nuovamente conto di quanto due cose siano preziose ed importanti: il tramandare e condividere con le generazioni successive ricette che potrebbero andare perdute e la gioia nel volerle custodire con amore. Un giorno, toccherà a noi racc

Risotto con crema di gamberi e stracciatella ... per una cena a 5 stelle!

Come anticipato dal post di ieri sera sulla stracciatella, nessun mistero sul piatto di oggi: un succulento risotto alla crema di gamberi mantecato con della  deliziosa e freschissima stracciatella. Quello che posso dirvi è che si tratta di un piatto molto raffinato e non facilissimo da preparare; per questo vi consiglio di cucinarlo per due, massimo quattro persone... ... io ne ho fatto un piatto solo per me ieri sera :-). In questo modo avrete la certezza di azzeccare sia la cottura che la mantecatura.  La sensazione primaria che si sprigiona ad ogni boccone è quella della cremosità data proprio dall'utilizzo di questa particolare mozzarella, unita al sapore unico ed inconfondibile dei gamberi (che se fossero gamberi rossi di Sanremo sarebbe ancora meglio ... ma mi rendo conto di quanto sia difficile trovarli e quanto non siano proprio a buon mercato). Io comunque ho utilizzato dei normalissimi gamberoni ed il piatto è riuscito comunque un capolavoro. La cremosità è a

Parfait di mandorle

Trovo il "Parfait di mandorle" un dolce estremamente curioso. Nasce negli anni '60 a Monreale, con lo strano nome di "Alì Pascià" , in quanto la prima volta fu presentato dai suoi ideatori con una sorta di turbante di mandorle che ricordava, appunto, il copricapo di Alì Babà. Con gli anni il suo nome si è inspiegabilmente "francesizzato", tramutandosi appunto in "Parfait", ovvero "Perfetto di mandorle", ed è diventato oggi uno dei semifreddi più apprezzati in tutta la Sicilia. E cosa c'è di meglio di un goloso semifreddo per celebrare il piacevole tepore stagionale? Andiamo a vedere come si fa:  INGREDIENTI: 200g di mandorle 200g di zucchero 2 uova 500 ml di panna fresca 1 cucchiaio di Marsala cioccolato fondente per decorare PREPARAZIONE Tritare grossolanamente le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e trasferire poi il composto in una padella; caramellare il tutto a fuoco medio fino a quando