Di maiale o di pollo, d'inverno ma soprattutto d'estate, i souvlaki sono sempre eccezionali. Si presentano apparentemente come dei banali spiedini, ma di fatto richiedono un'accurata preparazione, e la carne con cui vengono assemblati, una marinatura di molte ore. Da sempre li identifico come il cibo conviviale delle mie estati in Grecia; quella Grecia che sa di griglia, di Ouzo con le olive, di case in campagna flagellate dal caldo, di quintali di insalata di pomodoro consumata all'ombra dei pergolati ... si insomma, oltre a tutte le suggestioni marine, ce ne sono tantissime anche di terra. E quante! E' una vita che combatto contro coloro che, parlando di cucina greca, nominano sempre i soliti quattro piatti, eppure ieri anche io ho ceduto all'universalità dei souvlaki (souvalkia per la precisione - al plurale). Amo cucinarli di pollo e far finta, almeno per un attimo, di essere in quella mia parte di terra.
INGREDIENTI (per circa 14 spiedini)
- 2 petti di pollo
- 1 grosso limone
- olio evo
- sale e pepe q.b
- 3 spicchi di aglio
- origano abbondante
- stecchini per spiedini
PREPARAZIONE
Pulire i petti e tagliarli a pezzettini piuttosto piccoli che raccoglieremo in una ciotola capiente. Spremere un limone e versare il succo nella ciotola, insieme ad una presa di sale, pepe, spicchi di aglio tagliati a metà e ad un generoso giro di olio ed origano. Mescolare bene e lasciare marinare in frigo, coperto con pellicola, per una notte. Il giorno seguente assemblare gli spiedini con i pezzetti di carne marinati, eliminando gli spicchi di aglio, e cuocere su una padella di ghisa. Noterete che il pollo avrà perso il suo rosa con l'effetto del succo di limone. Non preoccupatevene! Fa parte della ricetta. In cottura risulterà morbidissimo ed aromatico.
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